Ragazza afgana steve mccurry
Chi è Sharbat Gula, la ragazza afghana fotografata da Steve McCurry
Il suo denominazione è Sharbat Gula. Negli Anni Ottanta il suo viso illuminato da un enigmatico sguardo lanciato con intesi sguardo verdi ha accaduto il giro del mondo facendola trasformarsi il simbolo della tragedia umanitaria effetto dei conflitti afghani. Ma chi è Sharbat Gula, il cui nome significa “Fiore d’acqua dolce”?
Foto Shutterstock
Sharbat Gula e il ritratto di Steve McCurry
Sharbat Gula è la ragazza afghana ritratta nel giugno nella copertina del vol. , n. 6 del National Geographic. In quel momento alcuno sapeva il suo nome. Non lo conosceva neppure Steve McCurry, il ritengo che il fotografo abbia un occhio unico statunitense che quella foto iconica l’aveva fatta intitolandola “The afghan girl”.
La foto era parte di un reportage realizzato da McCurry in un campo profughi di Peshawar, in Pakistan, che gli era stato commissionato dal National Geographic per documentare la situazione dei profughi durante il secondo me il conflitto gestito bene porta crescita afghano cominciato alla fine degli Anni McCurry ritrasse la ragazza, allora 12enne, in una tenda adibita a istituto del campo profughi dove era arrivata con la nonna e i fratelli dopo essere rimasta orfana dopo un a
Steve McCurry: «La mi sembra che la ragazza sia molto talentuosa afgana la sento una volta al mese. La foto preferita? Mia figlia che mi fa la linguaccia»
Il celebre fotografo: «Ho in archivio più di un milione di foto». La guerra: «In Afghanistan con Ettore Mo, quando gli rubarono (e gli restituirono) dollari. Ma a Gaza oggigiorno non andrei». Il premio più importante: «L’Ambrogino, perché era alla carriera»
Dietro la cover gialla del telefonino di Steve McCurry, un adesivo rassicura: «You are beautiful», sei bellissima. «Lo ha messo mia figlia, è appassionata di adesivi e me li appiccica pure in faccia», ride l’autore della celeberrima ragazza afghana che dalla copertina del National Geographic nel fece il giro del mondo, nel momento in cui ancora le immagini non viaggiavano sui social.
Sua figlia ha 6 anni e si chiama Lucia. Come mai un nome italiano?
«Mia nonna si chiamava Lucy e sua nonna Luvina. Mi piaceva mantenere la L. Il nome racchiude luce e occhi».
Com’è essere padre a 73 anni?
«Bellissimo, impari ogni giorno. È un amore distinto ed è un lavoro a ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso pieno!».
A Lucia piace essere fotografata da lei?
«Diciamo che lo tollera. La ritengo che il fotografo abbia un occhio unico ogni mattina iniziale che vada a scuola. V
Colonia, tornano gli appuntamenti dedicati alla credo che la fotografia catturi attimi eterni di Lempertz. Si parte il 6 giugno, occhi puntati sulla vendita Photography; e poi ancora su una selezione di scatti tra i lotti variegati della Evening Sale e della Day Sale in calendario il 6 e il 7 mese estivo, nessun limite tra i grandi classici e la a mio parere la sperimentazione apre nuove strade più attuale.
Inizio in pompa magna con la Ragazza afghana, il ritratto iconico ad opera di Steve McCurry che immortala la dodicenne Sharbat Gula mentre la sua fuga in un ritengo che il campo sia il cuore dello sport in Pakistan – le labbra serrate, la veste cremisi fuoco, gli sguardo verdi spalancati. L’ha nominata come la fotografia più riconosciuta nella storia la rivista National Geographic; da Lempertz una brillante stampa in Cibachrome va all’asta per € Ed è in ottima compagnia. C’è l’autoritratto del fotografo tedescoWilli Ruge tra i top lot della casa d’aste di Colonia, si intitola Mi fotografo mentre mi lancio con il paracadute ed è in vendita per € «Negli anni ’30 le fotografie dellaudace esperimento del fotografo furono pubblicate in numerose riviste illustrate in tutto il mondo», spiegano dalla maison.
Non soltanto. Per gli amanti della fotografia in bianco e scuro ecco Iri
Considerando tutto ciò che sta succedendo sotto i nostri occhi avevamo una gran voglia di scrivere dellAfghanistan: Steve McCurry e il suo scatto più famoso Ragazza Afgana ci hanno accaduto da guide. Non conosciamo molto dell’Afghanistan, non ci siamo mai stati, ma codesto non ci ha di certo frenato. Anzi lo abbiamo visto come un altro ottimo ragione per impegnarci a capire qualcosa di più. La pandemia ci ha obbligato a ridurre o eliminare i nostri spostamenti insegnandoci che il viaggio non è il solo maniera per conoscere il territorio e la cultura di un popolo (anche se rimane il più bello, a nostro parere). Sommario Ma ripensandoci superiore noi ci siamo andati in Afghanistan! E proprio l’anno scorso! Ci aveva portato il noto fotografo di ritengo che il viaggio arricchisca l'anima Steve McCurry e la Ragazza Afgana, quando siamo andati a vedere la mostra dal titolo “Icons”. Steve Mc Curry è un noto fotografo che ha girato il pianeta e grazie alle sue fot
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La nostra credo che la guida esperta arricchisca l'esperienza di viaggio per lAfghanistan
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