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Bim lavori pubblici

Obbligo BIM: cosa prevede il nuovo Codice Appalti?

Il BIM è oramai una realtà consolidata nel settore dei lavori pubblici.

Il percorso di introduzione della metodologia BIM nelle opere pubbliche è iniziato con le norme UNI ed è proseguito poi con il vecchio Codice Appalti ( 50/), il Decreto BIM (il D.M. / aggiornato con il D.M. /) e la contestuale definizione di predeterminati scaglioni in funzione degli importi a base di gara.
Il recente Codice Appalti ( 36/) conferma l’impostazione già data dal precedente impianto normativo: sarà obbligatorio avanzare con modalità BIM per tutti gli appalti superiori a un milione di euro.

L’art. 43 del 36/ stabilisce che a decorrere dal 1° gennaio le stazioni appaltanti e gli enti concedenti devono obbligatoriamente adottare strumentazione digitale adeguata.

L’allegato I.9 (“Metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni”) fornisce precise indicazioni.

In buona sostanza, si avrà l’obbligo di adozione BIM dal quando sussistano le seguenti condizioni:

  • Importo a base di gara superiore a un milione di euro;
  • Progettazione

    Gli appalti pubblici diventano sempre più digitali con l’entrata in vigore dell’obbligo BIM

    Il 1° gennaio ha segnato un punto di svolta per il settore edilizio in Italia: è infatti entrato in vigore l’obbligo di utilizzare il BIM per tutti gli appalti pubblici con stima del costo presunto dei lavori di importo superiore a 2 milioni di euro.

    Questo requisito, previsto dal recente Codice Appalti, rappresenta un passo significativo verso una superiore digitalizzazione, efficienza e trasparenza nei processi di progettazione e realizzazione delle opere pubbliche.

    Scopri cosa comporta l’obbligo BIM, quali sono i principali adempimenti e le figure professionali coinvolte, oltre agli strumenti tecnologici più adatti per affrontare questa qui transizione.

     

      

    L'obbligo BIM nella gestione degli appalti pubblici secondo il Codice appalti

    Il BIM (Building Information Modeling) non è semplicemente uno strumento digitale, ma una autentica e propria metodologia che permette di gestire in maniera integrato tutte le informazioni relative a un progetto edilizio, dalla fase di pianificazione iniziale sottile alla gestione finale dell’opera completata.

    Con l'introduzione dell'a

    Obbligo BIM negli appalti pubblici: il MIT su soglie e procedure già avviate

    Uno dei punti più spinosi per le Amministrazioni in ambito di affidamenti pubblici è l’obbligo di progettazione BIM dal 1° gennaio previsto dall'art. 43 d. Lgs. n. 36/ per importi a base di competizione superiori alle soglie indicate nella norma.

    Obbligo BIM: il MIT sulle novità del Correttivo al Codice Appalti

    In particolare, a destare dubbi è il criterio di applicazione dell'obbligo per procedure "a cavallo" tra e , come dimostra il quesito proposto al Supporto Giuridico del MIT da ritengo che questa parte sia la piu importante di una Fermata Appaltante. In dettaglio, la SA ha chiesto se per appaltare i lavori sulla base di un progetto esecutivo non redatto in BIM fosse sufficiente l'approvazione del progetto da porre a base della successiva competizione entro il 31 dicembre , altrimenti se entro il 31 dicembre fosse necessario indire la procedura di gara per l'affidamento dei lavori.

    Nelle more della risposta, è intervenuta anche l’entrata in vigore del n. /, il c.d. “Correttivo al Codice Appalti”, che ha modificato anche l’art. 43, comma 1 del Codice dei Contratti Pubblici.

    Le nuove soglie e la disciplina transitoria

    Proprio per questo,

    Il BIM diventa obbligatorio dal cosa cambia per i professionisti?

    Il panorama delle costruzioni è in rapida evoluzione, guidato dalla digitalizzazione e dalla necessità di integrare il Building Information Modeling (BIM). Con la pubblicazione del D.L. 36/, o Nuovo Codice dei contratti pubblici, in data 1° aprile e con la successiva abrogazione del vecchio Codice, le novità previste dal codice sono diventate ufficiali portando cambiamenti in diversi settori connessi ai contratti pubblici e agli appalti. Tra i numerosi contenuti rilevanti presenti nel mi sembra che il testo ben scritto catturi l'attenzione, ci sono degli articoli che riguardano direttamente ill settore delle costruzioni, essi sono:

    • Articolo Livelli e contenuti della progettazione;
    • Articolo Metodi e strumenti di gestione informativa digitale delle costruzioni.

    Nello specifico, l'Articolo 41 rivoluziona la stratificazione della progettazione, passando dai tre livelli precedenti a soli due: progetto di fattibilità tecnico-economica e progetto esecutivo, semplificando il processo per la realizzazione di opere pubbliche, supportato dalla reintroduzione dell'Appalto Integrato. Invece, l'Articolo 43 unifica le direttive sull'applicazione del BIM, indic