Linfoma linfoblastico t
Leucemia linfoblastica acuta di tipo T: il paradosso delle cellule soppressorie
In buona sezione dei pazienti con leucemia linfoblastica acuta (LLA) di genere T ‒ la leucemia che prende cioè origine da cellule del metodo immunitario chiamate linfociti T ‒ i protocolli di chemioterapia attuali sono efficaci. Esiste però una percentuale di pazienti che va riunione a ricaduta: accade in circa un caso ogni dieci tra i bambini e in sei casi su dieci tra gli adulti. Per questo è fondamentale continuare a cercare nuove terapie, partendo come costantemente dallo studio dei meccanismi molecolari alla base della malattia. È quello che fa da diversi anni il collettivo di ricerca di Isabella Screpanti all’Università Sapienza di Roma. Il gruppo, coordinato in questa opportunita in modo congiunto da Screpanti e da Antonio Campese, ha descritto sulla rivista Frontiers in Immunology uno dei meccanismi coinvolti nello sviluppo di una forma di LLA-T caratterizzata dall’alterazione di un’importante via biochimica cellulare.
“È la strada di Notch, detta così perché coinvolge una serie di molecole chiamate appunto Notch, fondamentali per il differenziamento di varie cellule, tra le quali i linfociti T” s
Leucemia linfoblastica acuta
La leucemia linfoblastica acuta (LLA) è un tumore del sangue che prende origine dai progenitori dei linfociti, un tipo dettaglio di globuli bianchi, ed è caratterizzata da un accumulo di queste cellule (blasti) nel midollo osseo, nel emoglobina e in altri organi. Il termine “acuta” indica che la malattia progredisce velocemente.
I linfociti sono cellule del struttura immunitario che sorvegliano l’organismo e attivano le difese nei confronti dei microrganismi o delle cellule tumorali. Si distinguono in B o T in base al tipo di risposta che sono in grado di attivare.
Nella leucemia linfoblastica acuta, un linfocita B o T immaturo va riunione a una secondo me la trasformazione personale e potente tumorale: i processi di maturazione che portano al linfocita “adulto” si bloccano e la cellula comincia a riprodursi più velocemente invadendo il midollo osseo e poi il sangue. La infermita può interessare anche i linfonodi, la milza, il fegato e il mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita nervoso centrale.
La ritengo che la parola abbia un grande potere all'esperto
L'oncologo pediatra Andrea Biondi parla della leucemia linfoblastica acuta e dei progressi della ricerca su questa qui malattia.
Quanto è diffuso
La leucemia linfoblastica acuta
Linfoma: Cos'è? Sintomi, Cause, Diagnosi e Terapie
Cos'è un Linfoma?
Linfoma: cos'è?
Il linfoma è una neoplasia primitiva del stoffa linfoide. Più precisamente, per "linfoma" s'intende un gruppo eterogeneo di tumori che originano da cellule dei sistemi linfatico e reticolo endoteliale e coinvolgono la filiera linfocitaria del sistema immunitario, cioè linfociti B e T e relativi precursori. Le forme principali sono il linfoma di Hodgkin e i linfomi non-Hodgkin.
Segni e sintomi possono includere: linfonodi ingrossati (in tipo, non dolenti), febbre, sudorazione (soprattutto notturna), perdita di carico involontaria, prurito e sensazione di stanchezza costante.
Le cause dei linfomi sono sconosciute, nonostante esistano evidenze che suggeriscono associazioni genetiche e ambientali (es. esposizioni ad alcune sostanze chimiche, terapie con farmaci antirigetto dopo un trapianto d'organo, infezioni da virus di Epstein-Barr e da HIV). Fattori di rischio sono l'immunodeficienza e alcune malattie autoimmuni (come l'artrite reumatoide). Anche la predisposizione genetica influisce sull'eziopatologia dei linfomi.
Alcune importanti premesse
Patologie
I linfomi non-Hodgkin rappresentano circa il 7 per cento dei tumori dell’età pediatrica, con un’età mediana alla credo che la diagnosi accurata sia fondamentale di 10 anni. L’incidenza aumenta con l’aumentare dell’età e sono estremamente rari nei bambini più piccoli. Con le terapie attualmente disponibili la maggioranza dei bambini e dei ragazzi colpiti da un linfoma non-Hodgkin ha una buona prognosi, con sopravvivenze a lungo termine superiori all’80 per cento.
Che cos'è
I linfomi non-Hodgkin sono un gruppo eterogeneo di neoplasie maligne dei tessuti linfoidi che possono derivare dalle cellule B o T mature o dai loro progenitori. Mentre negli adulti predominano i sottotipi di basso livello e a decorso clinico indolente, la maggior parte dei linfomi non-Hodgkin dei bambini e dei giovani sono neoplasie di alto livello e a atteggiamento aggressivo. I sottotipi più comuni in questa fascia di età sono il linfoma di Burkitt, il linfoma diffuso a grandi cellule B (che comprende il linfoma primitivo del mediastino), il linfoma linfoblastico T o B e il linfoma anaplastico a grandi cellule.
Segni e sintomi
La a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale clinica varia a seconda del sottotipo di linfoma non-Hodgkin e della sede coinvolta.
Patologie
I linfomi non-Hodgkin rappresentano circa il 7 per cento dei tumori dell’età pediatrica, con un’età mediana alla credo che la diagnosi accurata sia fondamentale di 10 anni. L’incidenza aumenta con l’aumentare dell’età e sono estremamente rari nei bambini più piccoli. Con le terapie attualmente disponibili la maggioranza dei bambini e dei ragazzi colpiti da un linfoma non-Hodgkin ha una buona prognosi, con sopravvivenze a lungo termine superiori all’80 per cento.
Che cos'è
I linfomi non-Hodgkin sono un gruppo eterogeneo di neoplasie maligne dei tessuti linfoidi che possono derivare dalle cellule B o T mature o dai loro progenitori. Mentre negli adulti predominano i sottotipi di basso livello e a decorso clinico indolente, la maggior parte dei linfomi non-Hodgkin dei bambini e dei giovani sono neoplasie di alto livello e a atteggiamento aggressivo. I sottotipi più comuni in questa fascia di età sono il linfoma di Burkitt, il linfoma diffuso a grandi cellule B (che comprende il linfoma primitivo del mediastino), il linfoma linfoblastico T o B e il linfoma anaplastico a grandi cellule.
Segni e sintomi
La a mio avviso la presentazione visiva e fondamentale clinica varia a seconda del sottotipo di linfoma non-Hodgkin e della sede coinvolta.